Barcellona: timori, speranze, opportunità. Il Gran Premio di Spagna, tappa n°10 di un Mondiale che sta entrando nella fase bollente – non solo climatica – è uno spartiacque stagionale perché si tratta di un banco di prova particolarmente sfidante e che apre a un terzetto di eventi che molto dirà dei veri valori in campo.
Storie che si intrecciano in Catalogna. Chi vuole riprendere il cammino per mostrare di essere ancora il primo della classe. Chi intende dimostrare che il Canada è stata solo una parentesi sfortunata. Chi vuole abbandonare il ruolo di outsider e legittimare definitivamente un’ascesa costante. Chi spera di aver imboccato il sentiero giusto dopo anni di difficoltà inattese.
Red Bull, Ferrari, McLaren e Mercedes. Ognuno di questi team ha qualcosa da dimostrare al Montmelò e per tale ragione proverà a prodursi in sforzi ulteriori per dare forma definitiva alla propria stagione.
Gp Spagna 2024: Red Bull alla ricerca del vantaggio smarrito
Nonostante Max Verstappen abbia vinto a Imola e Montreal è emerso che la RB20 fatica a sciorinare prestazioni solide quando dossi e cordoli sono troppo “ingombranti”. I problemi sono stati parzialmente superati grazie alla sagacia del tre volte iridato. Discorso diverso per Sergio Perez che è annegato nelle difficoltà e nella mediocrità dalle quali deve chiamarsi fuori con solerzia.
McLaren e Ferrari, nel complesso, si sono avvicinate e qualcuno ha ritenuto che Red Bull potesse vedere il suo dominio scalfito. Se parte del vantaggio è stata oggettivamente intaccata (i numeri parlano chiaro) diversi tra piloti e osservatori si aspettano che il gap della RB20 torni a palesarsi grazie al mix di curve ad alta e media velocità che caratterizzano l’impianto spagnolo.
Dalle prestazioni della Red Bull dipendono gli esiti del campionato. Se Verstappen riprenderà la corsa allora le corone di alloro potrebbero seriamente incamminarsi verso Milton Keynes, altrimenti sarà davvero lotta a più poli. Questo è quello che sperano a casa della grande delusione di Montreal: la Ferrari.
Gp Spagna 2024: Ferrari vuole riprendere il cammino
Dalla vittoria senza appello del Gran Premio di Monaco al disastro del Canada: ora la Ferrari deve dimostrare di saper fermare l’altalena e di produrre prestazioni solide e soprattutto costanti.
La Rossa ha dimostrato in alcune circostanze di poter lottare con la Red Bull. E lo ha fatto non solo sul fronte tecnico, ma anche sul versante strategico che è nettamente cresciuto rispetto al passato. Eccezion fatta per il Canada in cui gli uomini in rosso hanno avuto un vero e proprio blackout.
Sul tracciato intitolato a Gilles Villeneuve ci si attendeva che la SF-24 fosse la macchina da battere e invece è stato inscenato un mezzo disastro condito pure da inattesi problemi di affidabilità.
In passato è successo che la Ferrari si riprendesse a fatica da certe scoppole o che si avviasse verso una china mesta. Vedasi quanto accaduto nel 2022: dopo la partenza a palla la vettura e il team calarono in maniera preoccupante fino a rischiare di perdere il secondo posto in classifica in favore dell’accorrente Mercedes.
Bene, a Barcellona il Cavallino Rampante vuole dimostrare che quest’anno le cose vanno diversamente. La Ferrari di solito ha un ottimo passo a Barcellona, come emerse proprio nel 2022 quando Charles Leclerc stava conducendo le operazioni con ottimo margine fino alla rottura della power unit, il momento da cui iniziò la frenata del team che diede il via alla fuga della Red Bull.
Questa Ferrari ha la capacità di riprendersi o continuerà a balbettare favorendo il ritorno del terzo soggetto che attende il GP europeo con particolare ansia?
Gp Spagna 2024: McLaren vuole essere la vera anti Red Bull
La McLaren MCL38 è stata la vettura più affidabile e costante del 2024. Lando Norris è stato l’unico pilota ad aver ottenuto punti in tutte e nove le gare completate. Ad oggi Woking sembra rappresentare la più seria minaccia per la Red Bull ma quanto fatto finora potrebbe non bastare per inserirsi nella lotta al titolo.
Una buona prestazione della McLaren in Spagna, in un luogo in cui la Red Bull dovrebbe dare il meglio di sé, darebbe un messaggio significativo al campionato. Ancora, sarebbe l’opportunità per scrollarsi di dosso la Ferrari e lanciarsi in solitaria verso la vetta.
Affinché ciò accada è necessario ottimizzare alcune procedure, come le strategie che finora hanno limitato la squadra sia a Imola che in Canada dove la vittoria era a portata di mano. Non basta una macchina veloce e affidabile, serve un corredo di perfezione che finora non sempre si è visto. È giunto il tempo del cambio di passo altrimenti si rischia di restare incastrati nel limbo.
Gp Spagna 2024: Mercedes per confermare i progressi
I recenti aggiornamenti, in particolare la nuova ala anteriore, hanno riacceso la W15. In gara la vettura anglotedesca ha seriamente avuto l’opportunità di vincere ma, come accaduto per la McLaren, il box non è stato perfetto nel leggere situazioni in rapida evoluzione.
Montreal ha rappresentato la prima volta nel 2024 in cui il team di Brackley è stato in grado di competere con Red Bull, McLaren e Ferrari: evento sporadico o base per il rientro nel pacchetto buono? In Spagna lo capiremo senza alcun dubbio.
Nonostante le difficoltà incontrate nell’era Venturi, la Mercedes si è sempre esaltata su questa pista (l’anno scorso doppio podio per Russell e Hamilton alle spalle del re Verstappen, ndr). Se l’ala nuova sarà capace di dare stabilità e fiducia ai piloti su curve medio-veloci allora si può immaginare che almeno su piste dalle caratteristiche analoghe, Brackley possa inserirsi stabilmente per la lotta al podio.
Che è l’obiettivo realistico per questa stagione perché lottare con costanza per la vittoria sembra ancora essere un target troppo grande per una vettura che comunque verrà ancora aggiornata.
Per quanto descritto, il GP di Spagna assume una valenza cruciale nell’economia della stagione 2024. Un motivo in più per seguire una gara che tra due anni uscirà dal calendario in favore della “cugina” Madrid.
Crediti foto: F1, Red Bull, Ferrari, McLaren, Mercedes