Ferrari: Benedetto Vigna ha imparato la lezione. Forse.

Sono rimaste nella storia, non positivamente, le parole che Benedetto Vigna riferì in occasione del lancio della SF-23. Oggi l'AD Ferrari esprime giudizi più posati

Benedetto Vigna, amministratore delegato Ferrari

Non bisogna aver timori ad ammetterlo: quando parla Benedetto Vigna, Amministratore Delegato della Ferrari, tremano le gambe. “La SF-23 sarà una monoposto che non avrà precedenti in termini di velocità”. Questa la boutade del dirigente potentino che riecheggia ancora nelle menti dei tifosi. 

Le parole lanciate al vento in quel 14 febbraio del 2023 si sono rivelate un boomerang clamoroso visto che quella vettura è stata tutt’altro che l’emblema della velocità.

Lenta, difficile da portare in finestra operativa, scorbutica, imprevedibile e soprattutto incapace di presentare un comportamento coerente al variare delle gomme “calzate”, la SF-23 è riuscita ad imporsi una sola volta per un particolare allineamento dei pianeti.

Qualcuno dirà che è stata l’unica vettura a scippare un successo di tappa alla maciullante RB19. Vero, ma che magra consolazione. Riponiamo il bon ton: la monoposto disegnata dal fuggiasco David Sanchez (cacciato anche dalla McLaren dopo tre mesi di operatività, chissà come mai)  è stata una mezza schifezza. Quando ci vuole, ci vuole. 

Ferrari SF-23
Charles Leclerc a bordo della Ferrari SF-23

Ferrari: il “nuovo” Benedetto Vigna

Sicuramente se n’è reso conto pure Vigna che per tutto l’anno scorso ha quasi evitato di alludere alla Formula Uno nei suoi pubblici interventi. Low profile direbbe qualcuno. Vergogna per la cavolata sesquipedale sparata nel giorno degli innamorati mi permetto di sostenere.  

Ora Benedetto, più di nome che dal dio della parola, calibra meglio il fucile dell’eloquio: “Abbiamo iniziato meglio dello scorso anno. C’è però tanto lavoro da fare e ce ne sarà sempre. La squadra aveva conquistato soltanto un podio nello stesso periodo del 2023”. 

La vittoria – ha aggiunto l’attento manager – era arrivata solo a Singapore e fu una in tutta la stagione. Il mondo della competizione è come la vita di una persona elevata all’ennesima potenza: le cose possono cambiare velocemente, oscillando tra il bene il male. La stasi non esiste, tutto scorre velocemente”.

Addirittura! Un fisico subnucleare che sembra un filosofo. Naturale predisposizione di chi nella vita – e non scherzo – ha mostrato sempre una spiccata versatilità. Vigna, stavolta posato e risoluto, mette in guardia i suoi.

John Elkann e Benedetto Vigna, presidente e amministratore delegato della Ferrari

Ferrari ha iniziato in maniera egregia il campionato 2024, forse al di sopra delle attese di tutti (non di Frédéric Vasseur, il grande architetto della rimonta Rossa), ma la sua storia è costellata di rallentamenti improvvisi e di non preventivati stop. 

Cautela, questo serve a Maranello per supportare il cammino che lo sta riportando al centro del villaggio della Formula Uno. Il suo facente funzione numero uno non può permettersi slanci ottimistici smodati. Da qui un cambio di passo verbale un po’ tardivo ma quanto mai necessario.


Crediti foto: Ferrari

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