Quella tra Andretti e la FOM sembra essere diventata una guerra in pieno stile. Le notizie che arrivano dagli Stati Uniti sono clamorose. Mario Andretti e Greg Maffei, l’amministratore delegato di Liberty Media, gruppo proprietario proprietario della Formula 1, si sarebbero scontrati durante un ricevimento privato a margine del Gran Premio di Miami. A riferirlo è la NBC.
Mario Andretti ha descritto l’incidente per la prima volta in un’intervista con l’emittente americana. La cosa sarebbe accaduta sabato al Palm Club durante una colazione a invito. L’amministratore delegato della Formula 1 Stefano Domenicali aveva chiesto conto ad Andretti della sua recente visita a Washington dove aveva ricevuto il supporto di alcuni membri del Congresso.
Piedone ricostruisce l’accaduto: “Mi è stato chiesto di andarci. E proprio mentre stavo cercando di spiegarlo a Stefano, Greg Maffei, il signor Maffei, ha interrotto la conversazione e ha detto: <<Mario, voglio dirti che farò tutto ciò che è in mio potere per fare in modo che Michael non entri mai in Formula 1>>“.
“Maffei si è allontanato dopo quell’osservazione e da allora non l’ho più contattato”, ha detto Andretti che ha aggiunto: “Non potevo crederci. Mi ha davvero sbalordito. Stiamo parlando di business. Non sapevo che fosse qualcosa di così personale. È stato come un proiettile che mi ha trafitto il cuore“.
Andretti vs Liberty Media: c’è un’altra versione
La NBC riferisce che una fonte vicina a Liberty Media che non ha voluto palesarsi per questioni di opportunità ritiene che le cose non siano andate così: “Andretti si è avvicinato a Greg a colazione per discutere con lui. Questi avrebbe semplicemente detto che la sua domanda di adesione era stata respinta per motivi commerciali”.
Capire chi abbia affermato il vero è difficile. Di certo è che Andretti Global si sente sicura di poter vincere la sua guerra col supporto del Congresso. E per questo ha aperto una nuova sede a Silverstone intraprendendo parallelamente una massiccia campagna acquisti (ne abbiamo parlato qui) che ha visto l’ingaggio di un pezzo da novanta come Pat Symonds.
Una vicenda interminabile che assume i caratteri del grottesco e che potrebbe chiudersi con un po’ di buon senso che, evidentemente, sta mancando a tutti gli attori in causa.
Crediti foto: Andretti