Vigilia di Gran Premio, tornano le tre rituali domande della Ferrari a un membro dello staff. Stavolta è il turno di Diego Ioverno, sporting director e head of vehicle operations che, dopo Vasseur, ha parlato delle insidie del Gran Premio della Cina.
In Cina debutta la Sprint con il nuovo formato. Come è cambiato il weekend e come cambia dal punto di vista dell’organizzazione della squadra?
“La differenza principale rispetto allo scorso anno è nella sequenza rivista delle sessioni. È stata pensata per essere più lineare e comprensibile per gli spettatori. Ci sarà una sola sessione di prove libere seguita dalla parte Sprint del week end (Sprint Shootout venerdì pomeriggio e Sprint Race sabato mattina)”.
“Dal sabato pomeriggio si rientra in un formato standard di weekend con qualifica e gara. Aver cambiato la programmazione delle sessioni ha consentito anche di dividere il parc fermé in due blocchi separati (SS + SR e Q+R) dando così la possibilità alle squadre di riparare le macchine e modificarle in caso di necessità dopo le due sessioni Sprint. Ovviamente è da tener presente che ogni azione intrapresa deve essere assolutamente ben ponderata visto che all’inizio della successiva sessione si entra di nuovo in regime di parc fermé”.
“Altra differenza da quest’anno è la possibilità, in caso di danno o serio problema di affidabilità, di richiedere la sostituzione del telaio tra Sprint Race e qualifica nonostante siano nello stesso giorno”.
“Per essere in grado anche solo di provare ad effettuare questo cambio in caso di necessità è fondamentale prepararsi per tempo sia a livello di squadra che di componentistica”.
Gp Cina – Ferrari, Ioverno: preparazione in fabbrica decisiva
La Formula 1 torna a Shanghai dopo cinque anni. Qui le monoposto della seconda generazione ad effetto suolo sono all’esordio. Che tipo di sfida rappresenta il fatto di avere a disposizione solo una sessione di prove libere per riprendere confidenza con il circuito?
“La scelta di fare uno Sprint weekend a Shangai è sicuramente una grande sfida per tutti gli addetti ai lavori, dopo cinque anni e con vetture completamente diverse sia a livello di prestazioni che di utilizzo”.
“Piloti, squadre, FIA e organizzatori avranno solo una sessione per confermare quello che è stato preparato o individuare le differenze inaspettate e approntare le azioni necessarie per la sessione successiva (la Sprint Shootout) che sarà già competitiva. Sarà fondamentale la preparazione preventiva, la capacità e la velocità di reazione“.
Quali sono le caratteristiche di questa pista, quali aspetti saranno più salienti?
“È molto difficile prevedere come le nuove macchine e i piloti si adatteranno alla pista di Shanghai. È un tracciato molto impegnativo e con diversi contenuti tecnici. Il primo settore con la sequenza di curve 1-2-3 era estremamente sfidante con macchine delle generazioni precedente e si può ragionevolmente pensare che lo sarà ancora di più con le attuali”.
“Sarà anche molto importante verificare lo stato dell’asfalto e di eventuali avvallamenti o dossi che per le macchine con effetto suolo sono gli aspetti decisamente più critici”.
Crediti foto e testo articolo: Scuderia Ferrari