Guanyu Zhou nasce il 30 maggio 1999 a Shanghai, città a pochi passi dal luogo nel quale sorge il circuito che dal 2004 al 2019 ha ospitato la F1 e su quale il Circus tornerà in questo weekend.
Il pilota asiatico muove i suoi primi passi, a otto anni, nel mondo del motorsport attraverso i kart, in Cina. Raggiunti i 12 anni decide di trasferirsi in Inghilterra per affinare il suo talento e trovare un ambiente più competitivo, che potesse supportare la sua voglia di sfondare nelle quattro ruote.
Guanyu Zhou: una lenta ascesa
Ottiene ottimi risultati in Terra d’Albione e viene notato dalla Ferrari che lo recluta nella Ferrari Driver Academy (di cui farà parte dal 2014 al 2018), la struttura che si prefigge di formare i giovani piloti che un domani potrebbero gareggiare per la scuderia di Maranello.
Debutta, nel 2015, nella F4 italiana con la monoposto del team Prema. Ottiene al 2° round tre vittorie. A fine campionato, arriverà alle spalle del pilota estone Paul Aron, dominatore di quell’annata. Zhou porta comunque a casa le già citate tre vittorie ottenute a Monza, due pole e nove podi.
Nel 2016 debutta nella F3 europea lasciando il team Prema per la Motopark ma ottiene scarsi risultati, con soli due podi. Sempre con la Motopark, partecipa al prestigioso Gran Premio di Macao, posizionandosi 15° nella classifica finale. Il vincitore dell’evento fu il portoghese António Félix da Costa oggi in Formula E.
Nel 2017 ritorna nel team Prema per il suo secondo anno nella F3 europea. I risultati migliorano. Le gioie sono rappresentate dai 5 podi conquistati. Competerà di nuovo al Gran Premio di Macao nel quale, nella classifica finale, si posiziona ottavo. Ironia della sorte, la gara sarà vinta dall’inglese Dan Ticktum della Motopark, ex scuderia del pilota cinese.
Nel 2018, sempre col team Prema, arrivano i primi risultati esaltanti per il driver sinico. Riesce ad ottenere due vittorie all’esordio al Paul Ricard, in Francia, e a Hockenheim, ultimo appuntamento stagionale. Nel mezzo guadagna tre pole, un giro veloce e sei podi. Torna per la terza ed ultima volta a Macao, dove si classifica ottavo in una gara che fu vinta di nuovo da Dan Ticktum su Motopark.
Lascia la Ferrari Driver Academy per accasarsi alla Renault Sport Academy per prepararsi al meglio per l’esordio nella F2 avvenuto nel 2019. Si unisce alla UNI-Virtuosi Racing. Alla prima gara, in Bahrain, strappa il giro veloce nella Feature Race. A Barcellona arriva il suo primo podio posizionandosi terzo nella Feature Race. Altri podi saranno guadagnati a Monaco, in Francia, a Silverstone, dove otterrà la sua prima pole position, e un ultimo ad Abu Dhabi.
Nel 2020 migliora i suoi risultati ottenendo la sua prima vittoria nella Sprint Race di Sochi, in Russia. Una pole position, quattro giri veloci e sei podi il bottino. Diventa anche test driver per la scuderia Renault in Formula 1.
Il 2021 risulterà essere la sua annata migliore meritandosi ben 4 vittorie: Bahrain, Monaco, Silverstone e Abu Dhabi. Una pole, in Bahrain, un giro veloce e nove podi. Risultati che lo fanno innalzare fino al 3° posto in classifica generale. Partecipa anche alla F3 asiatica che si aggiudica grazie a quattro vittorie e undici podi.
Nel paddock si vocifera di un suo passaggio in Formula 1 per la stagione 2022 nella Scuderia Alfa Romeo-Sauber “ai danni” del pilota italiano – proveniente dalla FDA – Antonio Giovinazzi. Le polemiche si fanno accese da parte degli appassionati italiani che accusano la Scuderia Alfa-Sauber di preferire i munifici sponsor provenienti da Zhou Guanyu piuttosto che puntare sul conducente pugliese. Emblematica la foto rubata a Interlagos in cui Giovinazzi pranza da solo.
Guanyu Zhou: il salto in F1
Alla fine dell’anno Zhou Guanyu viene ufficializzato come nuovo pilota della Scuderia Alfa Romeo-Sauber al fianco dell’altro nuovo alfiere, l’esperto pilota finlandese Valtteri Bottas proveniente dalla Mercedes. Zhou diventa così il primo pilota cinese a partecipare ad un mondiale nella storia della Formula 1.
Al debutto nella massima serie, in Bahrain, partendo dalla quindicesima casella in griglia, completa una rimonta con la quale si issa in decima posizione, l’ultima utile per guadagnare punti. Arriva così al debutto il suo primo punto iridato. Che è anche il primo “all time” per un pilota cinese.
Dopo essere arrivato ai margini della zona punti, altalenando ritiri per incidenti e per problemi di affidabilità del motore Ferrari, in Canada ottiene un buon ottavo posto, il suo miglior risultato in F1 fino ad oggi.
Al GP successivo, a Silverstone, è protagonista di uno spettacolare incidente. Allo spegnimento dei semafori viene toccato dalla Mercedes di George Russell. La sua auto si ribalta, arriva a testa in giù sulla ghiaia, sorvola anche il muro di gomme che delimita la pista per andarsi incastrare tra la barriera di pneumatici e la rete di protezione che ha assolto al suo compito riparando gli spettatori. L’Halo, in questo caso, fu decisivo per l’incolumità del pilota.
Gli ultimi risultati importanti per Zhou Guanyu sono un altro decimo posto a Monza e il suo primo giro veloce in F1 sotto la pioggia di Suzuka. Al suo debutto, quindi, il pilota di Shanghai si può fregiare di 6 punti conquistati ed un giro veloce.
La sua seconda annata in Formula 1 continua sulla falsariga della prima. Ottiene tre noni posti a Melbourne: a Barcellona e in Qatar. In Bahrain, prima gara dell’anno, segna il suo secondo giro veloce. Come nella prima stagione guadagna 6 punti.
Questo weekend la F1 tornerà a casa sua. L’ultima edizione è coincisa con la gara n°1000 della storia e fu vinta dall’inglese Lewis Hamilton. Poi calò lo scure della pandemia COVID-19 a stoppare tutto.
Zhou Guanyu sarà quindi il primo pilota cinese a gareggiare nel Gran Premio di Cina. Per l’occasione il driver, con un casco dedicato, omaggerà la sua città natia, Shanghai, che sorge a pochi passi dal circuito. Il design ricalcherà le linee della metropolitana della metropoli.
Zhou, probabilmente, non passerà alla storia della F1, ma di certo sarà ricordato per esser stato il primo pilota cinese della serie.
Crediti foto: Stake F1 Team Kick Sauber