Il sabato del Gran Premio della Cina ha spento un po’ l’entusiasmo generale. La Ferrari arrivava a Shanghai con una stampa tecnica a farle da ottimista apripista visto che nei giorni scorsi proliferavano le analisi che raccontavano di una SF-24 vicina alla Red Bull. Per ora non è che l’abbiano beccata la previsione.
La garetta del mattino ha difatti detto ben altro. Così come la qualifica in cui la Rossa si è vista sfilare a destra e a sinistra dalle McLaren e dalla Aston Martin di un Fernando Alonso che, come il vino di qualità, migliora invecchiando.
La gara canonica, quella basata sui 57 giri, è tutta da scrivere, ma le premesse sono tutt’altro che rosee per chi non ha il logo che del toro carica sulle fiancate. La RB20 ha dettato legge sul push lap e sul passo gara. Le 19 tornate della Sprint sono state eloquenti in tal senso.
Se Verstappen e Perez passeranno indenni Curva 1 si prospetta un monologo dal sapore di una bibita energizzante. Che non un granché, diciamolo. In attesa che questi eventi si compiano – se si realizzeranno – in Red Bull si godono la centesima pole position della loro storia in Formula Uno.
Red Bull: in Cina la centesima perla in qualifica
Da Shanghai a Shanghai, per il team di Milton Keynes si chiude il cerchio: nel 2009 fu Sebastian Vettel a inaugurare la striscia di pole position che Max Verstappen intende proseguire a lungo.
Christian Horner, che sembra aver superato il momento di tensione che ha caratterizzato l’avvio della stagione, ha espresso grande soddisfazione. E non poteva essere altrimenti.
“Abbiamo fatto alcune modifiche in vista delle qualifiche e la vettura ha reagito bene. Max ha fatto un lavoro eccezionale e Checo si è assicurato la prima fila. Si tratta della nostra centesima pole, quindi parliamo di una grande giornata per la squadra”, ha detto a Viaplay.
“Quella di domenica sarà una giornata diversa. Vedremo cosa dirà il meteo, ma per ora ci godiamo questa giornata con vittoria nella Sprint, la pole nel pomeriggio e l’intera prima fila”, ha rimarcato Horner che non sembrava affatto preoccupato mentre esprimeva concetti abbastanza scontati.
Stessa tranquillità è stata manifestata quando gli è stato domandato della possibilità che Perez potesse ingaggiare un duello con Verstappen. “Sicuramente Sergio cercherà di rilasciare la frizione più velocemente del suo compagno di squadra. Ma sarà importante lavorare come team nella prima sequenza di curve”. Tradotto: nessuno scherzo.
Senza alcun fattore deviante è difficile immaginare che la RB20, in gara, possa temere il ritorno delle avversarie. Il sabato sinico è stato un bel ceffone in pieno volto a chi, sguardo sognante e fisso verso il futuro, immaginava un avvicinamento prestazionale che per ora non si è visto.
Anzi, sembra addirittura che la vettura di Adrian Newey abbia aperto la forbice su una concorrenza compatta ma lontana. Alla faccia della convergenza. D’altro canto Helmut Marko l’aveva anticipato: La RB20, per via della mole di novità introdotte, non aveva espresso tutto il potenziale in quel di Suzuka.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing