Senna Day – Oggi Formulacritica assume una veste grafica particolare che sarà abbandonata alla mezzanotte. Un’iniziativa estetica che ne supporta una redazionale sicuramente più sentita. 24 ore “diverse” per poi tornare alle normali attività di una web magazine calata nel presente ma che non vuole dimenticare un passato segnante. E quello del 1° Maggio 2024 lo è a tutti gli effetti.
Perché un Senna Day? Servirebbe una risposta iper-articolata, lunga, forse prolissa, profonda nei contenuti e sicuramente tediosa nella lettura. Non potendola dare in uno scritto che introduce l’iniziativa rispondo in maniera sintetica: Ayrton Da Silva è stato icona del motorsport, cesura storica e culturale, simbolo imperituro.
Come tale intendiamo ricordarlo impostando un lavoro che ruota esclusivamente intorno al suo nome, alla sua figura e a ciò che è stato per lo sport. E non solo. Sì, perché il brasiliano ha varcato i confini del motorismo per diventare modello trans-culturale. Nell’accezione che le scienze sociali attribuiscono al termine.
Senna: l’uomo spartiacque
Esiste una Formula Uno che precede il suo avvento e una che succede alla sua straordinaria epopea chiusasi nel modo peggiore per gli appassionati. Ma forse alla maniera che egli stesso preferiva.
“Se un giorno dovessi avere un incidente che mi dovesse costare la vita vorrei che fosse sul colpo. Non vorrei passare ore a soffrire in ospedale o passare il resto della vita in una sedia a rotelle”. Questo l’oscuro presagio che trent’anni fa si compì in una delle giornate più drammatiche della storia di una Formula Uno che provava a disabituarsi alle morti in pista, alle tragedie, al rosso del sangue che macchiava tute e caschi.
Questa giornata, che Formulacritica vuole usare come tributo completo al campione brasiliano, non intende essere la base per fare spicciola retorica, facile sentimentalismo, comoda attrattiva per tifosi nostalgici. No, vuole essere un modo per attestare ulteriormente la caratura di uno dei più grandi di sempre.
Si prefigge d’essere, or dunque, un modo per raccontare cosa Ayrton è stato per ognuno di noi. Per chi come me, quel giorno, era sulle gradinate imolesi avvolte dalla paura e dal silenzio assordante che nemmeno i ruggenti motori aspirati riuscivano a squarciare. Ma anche per chi l’ha conosciuto successivamente tramite racconti, filmati, momenti storici irripetibili.
Con la voglia di rammentare il pilota, l’uomo, il simbolo, ma soprattutto ciò che ha rappresentato per noi tifosi/narratori offriamo una serie di contenuti che sono più vicini allo storytelling che all’analisi concettuale degli eventi (che non mancherà, in ogni caso).
Senza la supponente pretesa di voler svelare dettagli nuovi – su Senna si è scritto e detto veramente di tutto – ma con la voglia di condividere con i nostri lettori una giornata di ricordo vi invitiamo a seguire le nostre iniziative con anche una piaccola-grande sorpresa esclusiva che ci ha concesso chi Ayrton l’ha vissuto molto da vicino.
#SennaDay
Crediti foto: F1
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