La battaglia legale di Mario Andretti contro Liberty Media procede senza sosta e dagli USA si delineano nuovi scenari. Dopo aver coinvolto il Congresso degli Stati Uniti, con una lettera indirizzata a Liberty Media in cui vengono chieste spiegazioni in merito alla mancata approvazione del team Andretti, ecco che la questione assume una cassa di risonanza maggiore accogliendo la partecipazione del Presidente della Commissione di Giustizia della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Jim Jordan.
La lettera di Jim Jordan indirizzata ai capi della Formula 1
A svelare il tutto è una lettera pubblicata dall’americana NBC, fornita direttamente da Jordan stesso. Il corpo della lettera chiede essenzialmente spiegazioni a Liberty Media sul metodo decisionale che ha portato all’esclusione del team Andretti dalla griglia del Formula 1.
La lettera, indirizzata a Stefano Domenicali (CEO Formula 1) e Greg Maffei (CEO Liberty Media) evidenzia come il repubblicano non ritenga valide le spiegazioni fornite da Formula One Group e l’incoerenza delle stesse.
In particolare, Jim Jordan evidenzia come Liberty Media abbia bocciato Andretti sostenendo che un nuovo team avrebbe potuto fornire un valore aggiunto soltanto se fosse stato in grado di competere per podi e vittorie. Un passaggio smentito dal fatto che, attualmente, la maggior parte dei team non soddisfano tale requisito.
L’ultimatum al 21 maggio
Dopo aver argomentato la lettera accusando Liberty Media di pratiche anticoncorrenziali, l’attenzione di Jordan si sposta verso i 10 team che attualmente compongono la griglia della Formula 1.
In particolare, il repubblicano chiede la pubblicazione di tutti i documenti relativi al processo decisionale, in particolare le comunicazioni tra i team attuali relative all’ipotetico ingresso di una nuova franchigia e la relativa tariffa anti-diluizione stabilita dal Patto della Concordia.
Jordan ha fissato un ultimatum, richiedendo un briefing completo entro il 21 maggio 2024, al fine di coadiuvare le indagini in corso da parte del Congresso degli Stati Uniti.